Consigli utili su come stirare
PREMESSA: Non voglio ergermi a guru dello stiraggio perfetto, né voglio fare la “so tutto io” su come si stira, semplicemente voglio riportare quella che è la mia esperienza sullo stirare e come stiro io.
Magari qualcuna potrebbe anche dire: “Ehi, effettivamente proverò a mettere in pratica questo consiglio”, oppure: “Guarda, secondo me invece sarebbe più utile fare così”. In questo caso vi dico: SIETE LE BENVENUTE NEL DARMI UTILI CONSIGLI E NEL CONFRONTARCI!
Fatta questa breve premessa voglio raccontare come è iniziata questa mio “viaggio” nel mondo dello stirare!
Sin da piccola guardavo sempre mia madre stirare una montagna enorme di panni! Io rimanevo sempre affascinata non solo da quella che è per me, un’arte cioè il modo in cui stirava, ma ammiravo soprattutto il suo mettersi con tanta pazienza a stirare uno alla volta enne-mila panni!
Spesso le chiedevo: “Ma non ti scocci di stirare, e di stare in piedi tutto questo tempo?” E lei mi rispondeva sempre: “E’ un piccolo prezzo da pagare per avere addosso la sensazione di un capo fresco e pulito come se fosse nuovo”.
Io che ho sempre aiutato mia mamma, sin dalla tenera età di sei anni, con le faccende di casa, temevo ma avevo una gran voglia di provare quello strano aggeggio e di vedere cosa riuscisse a fare, anche perché pensavo sempre: “Che ci vuole a stirare?!”
Ebbene all’età di 12 anni mia mamma disse: “Che ne dici di stirare questa maglietta?” Io intimorita non riuscii a dirle che non volevo farlo, e così mi cimentai ricordo ancora il ferro da stiro di quell’epoca era un Tefal non a caldaia nero (parliamo anche del lontano 1994).
Io la guardai intimorita e lei mi disse: “fammi vedere come faresti a stirare questa maglia”, così feci un respiro profondo presi il ferro e iniziai prima a stirare la parte centrale, poi le maniche e il colletto, alla fine però notai un paio di cose:
- la maglietta aveva ancora qualche piega
- il ferro non scivolava bene
- la scritta sulla maglietta si era un pochino cancellata
Disperata guardai mia mamma, la quale subito senza sconvolgersi mi disse: “Vedi?! Non è così semplice come pensavi!”.
Fu allora che mi resi conto e capii che ci fosse bisogno che mia mamma tenesse qualche “lezione su come si stira” per me, prima che potessi di nuovo riprendere in mano quel ferro e così mia mamma iniziò a spiegarmi come si stira.
Prima di iniziare
Parte fondamentale dello stiraggio è data dal lavaggio: bisognerebbe usare dei prodotti non troppo aggressivi, ma anche un’ammorbidente che aiuti le fibre a non contrarsi più del dovuto; inoltre c’è da dire che al giorno d’oggi le moderni lavatrici con la funzione di “Stiraggio facile”, hanno risolto parecchi problemi provocati dalla centrifuga, che si va fatta ma che prima stropicciava non poco i capi.
Altra cosa da ricordare prima di stirare è che bisogna suddividere i vestiti in base al tipo di tessuto, anche se c’è da aggiungere che oggi molti ferri da stiro hanno la funzione di autoregolarsi in base al tipo di tessuto in modo da poter stirare un’unica volta tutti i panni a disposizione.
Fatto ciò, ovviamente c’è bisogno di un’appoggio per poter stirare i nostri capi e cioè di un asse da stiro, poi dello strumento principale cioè un ferro da stiro, acqua demineralizzata per il serbatoio, un fazzoletto di cotone e uno spruzzino sempre con acqua demineralizzata.
SI APRANO QUINDI LE DANZE!
Ma…da dove comincio?!
Tutto parte dal ferro giusto
Una volta che hai aperto il tuo bellissimo asse da stiro, prima di prendere il tuo ferro da stiro (potrebbe esserti d’aiuto Come scegliere il ferro giusto) è importante sapere cosa stai per stirare, il che significa che dovresti leggere l’etichetta riportata all’interno che ti dice non solo di che tipo di materiale si tratti, ma anche a che temperatura andrebbe stirato.
Ciò è necessario in quanto, come già detto, i diversi tessuti devono essere stirati in maniera diversa, quindi all’inizio (sempre come suggeritomi da mia madre) andrebbe fatta una cernita ricordandosi che si inizia a stirare i capi che necessitano di una temperatura minore e mano mano fino ad arrivare a quelli che sopportano meglio il calore.
In particolare ricorda sempre che:
- L’acetato, il rayon, la seta e la lana vanno stirati sempre a bassa temperatura e al rovescio,
- I capi in lana vanno protetti interponendo un panno umido fra il ferro e il tessuto,
- E’ consigliabile usare un calore medio per il poliestere e uno intenso per il cotone ed entrambi i tipi di tessuto vanno inumiditi leggermente.
Bene adesso sei pronta per prendere in mano il ferro da stiro; anche in questo caso ti consiglio di leggere prima le istruzioni per sapere:
- quanta acqua occorre e dove inserirla,
- come chiudere bene la valvola per evitare perdite d’acqua sui vestiti,
- il significano dei simboli sui pulsanti e i comandi del ferro,
- il tasto per il vapore,
- il tasto per spruzzare l’acqua
Ciò è fondamentale proprio in merito al fatto che ogni tipo di tessuto ha bisogno di un diverso grado di calore e se utilizziamo un simbolo sbagliato potremmo rovinare il nostro capo d’abbigliamento in maniera irreversibile!
Alcune regole fondamentali
Mia mamma quindi, mi disse che prima di cimentarmi di nuovo con ferro da stiro c’erano alcune regole fondamentali che dovevo tenere bene a mente per ottenere ottimi risultati.
Regola #1: ricordati sempre e sottolineo SEMPRE di inumidire i tuoi capi prima di procedere allo stiraggio! Uno degli errori che facevo sempre all’inizio era di stirare il capo a secco! Non c’è cosa più sbagliata di questa! Inumidire il capo da stirare è fondamentale in quanto l’umidità protegge dalle bruciature dovute al calore ed evita lo scioglimento delle fibre sintetiche e la formazione di aloni lucidi (soprattutto se sono scuri)
Regola #2: si inizia sempre a stirare le cuciture e le pieghe in modo da restituire la forma originale al tuo capo. Si passa poi ai colletti e alle maniche e solo in ultimo alla zona piana seguendo sempre la direzione del tessuto. Tuttavia a volte capita che mentre stiamo stirando, ci accorgiamo che c’è ancora una macchia che non è andata via con il lavaggio; a questo proposito bisogna fermarsi e attenzione a passare il ferro sulla macchia, in quanto si imprime maggiormente.
Regola #3: evita di passare il ferro caldo sui bottoni dato che il calore rischia di deformare il metallo o la plastica di cui sono composti.
Regola #4: gli orli vanno stirati dall’interno verso l’esterno, dato che la parte interna prevede che il ferro sia più caldo, mentre quella esterna meno.
Regola #5: i tessuti delicati come lana e lino non vanno mai stirati con la piastra a diretto contatto col tessuto, ma vanno protetti con un panno inumidito.
Regola #6: i capi delicati come: velluto, lino, rayon, raso e seta vanno stirati al rovescio in quanto tendono a rovinarsi facilmente e se li stiri al dritto potresti rischiare di bruciarli o danneggiarli.
Come si stirano i vari capi di abbigliamento
“Se segui le regole il gioco è fatto!” mi diceva mia mamma, ed effettivamente vidi che era così: mettendole in pratica iniziai a vedere delle migliorie nel mio modo di stirare c’era però un’ultima cosa che mi disse mia mamma e che bisognava che tenessi bene a mente: “i capi di abbigliamento non si stirano tutti allo stesso modo!”
Oh no! Ci risiamo! Altre cose nuove da imparare!
E invece no! Infatti mia mamma mi fece notare che alcuni “modi” di stirare i capi erano contenuti già nelle regole, ma procediamo con ordine partiamo da quella che tutte noi temiamo: LA CAMICIA!
Come stirare una camicia
Lo so, lo so tremate al sol pensiero, ma niente paura vi mostrerò che è davvero facile!
Allora come già detto nella Regola #2, le camicie si iniziano a stirare partendo dal colletto, e passando poi ai polsi e procedendo verso il basso: passa poi alla parte inferiore del colletto e spiana un lato; dopodiché riporta il ferro al centro e spiana l’altra metà.
Come stirare i pantaloni
Per stirare i pantaloni si inizia dalla vita e si procede verso la gamba. Se sono presenti delle tasche, bisogna metterle al rovescio e iniziare proprio a stirare queste.
I pantaloni vanno infilati sull’asse da stiro per la vita e si inizia a stirare proprio da questa zona, poi appoggia i pantaloni sull’asse sovrapponendo le gambe piegandoli a metà in orizzontale. Prima poi di procedere a stirare le gambe controlla sempre che le cuciture siano allineate, quindi puoi piegare la gamba superiore verso la vita e stirare la parte interna della gamba inferiore. Capovolgi poi i pantaloni e ripeti la procedura sull’altro lato.
Come stirare gonne e abiti
Veniamo infine all’ultima categoria gonne e abiti anche in questo caso il processo è semplice: parti sempre dallo stirare le gonne dalla cintura verso il basso e gli abiti dal colletto verso il basso; nel caso in cui il vestito abbia le maniche o il colletto, devi partire da questi elementi (come fai per le camicie). Bisogna infilare la gonna sull’asse e muovere il ferro dall’orlo verso la vita, ma attenzione: se la gonna ha delle decorazioni o è plissettata, allora dovrai stirarla al rovescio in modo da evitare di appiattire le increspature. Anche in questo caso, se vi sono dei bottoni evita di passarvi sopra il ferro onde evitare di danneggiarli.
“L’arte dello stirare” ora non ha più segreti per te! Se seguirai questi utili consigli non potrai più commettere errori, e non brucerai più nessuna camicia!
Ti lascio con l’ultimo consiglio che mi diede mia madre: “qualsiasi cosa fai, falla con calma e senza timore e se qualcosa va male puoi sempre rimediare e cominciare da capo, o dire a tuo marito che è tempo di fare shopping!”