“Oh no, ci risiamo!”

“Il mio ferro da stiro si è rotto, e adesso come faccio a smaltirlo? Dove buttarlo? Come riciclarlo in maniera corretta?”

Immagino anche tu ti sia trovata più volte in questa situazione, e ad un certo punto il solito dubbio amletico ti assale: “dove devo buttare il mio vecchio ferro da stiro? Posso riciclarlo in qualche modo?”

Ebbene sei venuta nel posto giusto!

Vedrai quanto è facile smaltire e riciclare il tuo vecchio ferro da stiro!

Elettrodomestico = consumo di corrente elettrica

Partiamo dal presupposto che esistono delle precise normative inerenti lo smaltimento degli elettrodomestici; ciò dipende dal fatto che un elettrodomestico per poter funzionare ha bisogno di energia elettrica, nonostante gli apparecchi moderni siano sempre più al passo con la tutela dell’ambiente e a risparmio energetico come prevedono le norme introdotte dall’Unione Europea.

Gli elettrodomestici vengono indicati spesso con l’acronimo AEE (Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), e sono suddivisi per categoria (in base alla loro grandezza) in: piccoli elettrodomestici e grandi elettrodomestici:

  • I piccoli elettrodomestici sono tutti quegli apparecchi elettrici di piccole dimensioni, facilmente trasportabili e che utilizziamo quotidianamente come appunto il nostro amato ferro da stiro, ma anche frullatori, spremiagrumi, e asciugacapelli. Bisogna tuttavia sottolineare che nonostante siano identificati come piccoli, la quantità di energia necessaria che richiedono non è altrettanto bassa.

  • I grandi elettrodomestici, noti anche come elettrodomestici bianchi, invece, necessitano di una grande quantità di energia per funzionare. Generalmente hanno prese elettriche dedicate, sono molto pesanti, e hanno una collocazione precisa nell’ambiente di utilizzo. Parliamo di: frigoriferi, forni, condizionatori, lavatrici.

  • Vi è infine un’ultima categoria, gli elettrodomestici bruni, che si riferisce però alla tipologia di elettrodomestico; di questa categoria fanno parte le apparecchiature tecnologiche come TV, computer, lettori CD e DVD, fotocamere.

Che cosa devo farne del mio vecchio ferro da stiro?

Come tutte le cose, anche un elettrodomestico, (soprattutto un ferro da stiro) arriva alla fine della sua “vita”. A questo punto ognuno di noi si pone il problema di dove smaltirlo e soprattutto se vi sono delle norme che regolano lo smaltimento di un elettrodomestico.
Forse non tutti sanno che gli elettrodomestici non funzionanti sono definiti: rifiuti speciali! 

Inoltre, esistono delle specifiche normative sullo smaltimento che obbligano a scegliere uno tra i vari metodi di smaltimento possibili: consegna per lo smaltimento di un elettrodomestico presso un punto vendita (in questo caso è fatto obbligo l’acquisto di un elettrodomestico equivalente); consegna per lo smaltimento dell’elettrodomestico presso un centro per la raccolta differenziata o presso l’isola ecologica del proprio comune di residenza (ovviamente la consegna presso questi centri è gratuita; in alcuni comuni è possibile richiedere il ritiro a domicilio ma le tempistiche, sono molto lunghe); oppure contattare un professionista per lo smaltimento dell’elettrodomestico, specializzato nel ritiro a domicilio degli elettrodomestici e nel trasporto e consegna presso le apposite aree di smaltimento.

Gli elettrodomestici non più funzionanti vengono definiti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

Ovviamente la normativa di smaltimento degli elettrodomestici vieta di smaltire gli elettrodomestici come normali rifiuti e quindi non è possibile gettarli nei comuni bidoni della spazzatura; in quanto vi sono degli obblighi specifici per lo smaltimento dei rifiuti che è necessario rispettare per tutelare l’ambiente.

A questo proposito per capire se il nostro oggetto che dobbiamo buttare, dovrà essere smaltito come RAEE, dobbiamo controllare che sul prodotto vi sia il simbolo che raffigura un cassonetto sbarrato, presente su tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) acquistate dopo il 13/10/2005.

Dal momento che questa tipologia di rifiuti è in netta crescita – parliamo del 5% in più rispetto ai normali rifiuti – è necessario dedicare particolare attenzione al loro smaltimento.

I RAEE vengono divisi in due macro-categorie:

  • RAEE domestici, quegli elettrodomestici utilizzati comunemente nella case;
  • RAEE professionali, attrezzature più complesse provenienti, da attività commerciali.

 

A questo punto la normativa sullo smaltimento degli elettrodomestici prevede 5 grandi raggruppamenti di RAEE, ai quali corrispondono differenti processi di trattamento alla fine del loro ciclo di vita:

  • Raggruppamento R1: apparecchi refrigeranti (frigoriferi, climatizzatori)
  • Raggruppamento R2: grandi bianchi (lavatrici, lavastoviglie)
  • Raggruppamento R3: TV e monitor
  • Raggruppamento R4: apparecchi di illuminazione, piccoli elettrodomestici (ventilatori, cellulari, giocattoli elettrici)
  • Raggruppamento R5: sorgenti di illuminazione (neon, lampade e lampadine)

E’ importante il corretto smaltimento dei rifiuti

Fortunatamente oggi quasi tutti gli elettrodomestici rientranti in uno dei 5 raggruppamenti, sono composti da materiali riciclabili o in alcuni casi nobili, che possono essere estratti e riutilizzati per creare, ad esempio, altri elettrodomestici. I principali materiali che vengono recuperati da vecchi elettrodomestici sono l’alluminio, il ferro, il vetro, il rame, l’acciaio, l’argento, l’oro, il piombo, e le parti elettroniche che vengono riparate e utilizzate per un nuovo prodotto.

In questo modo circa il 90% di un elettrodomestico viene interamente recuperato, ed è per questo che è importante smaltire correttamente i rifiuti.

C’è però da sottolineare che i RAEE sono oggetti altamente inquinanti; gli stessi materiali riciclabili, sono molto pericolosi e dannosi per l’ambiente se vengono dispersi irresponsabilmente.

Come smaltire gli elettrodomestici secondo normativa

Ho accennato prima che lo smaltimento dei rifiuti prevede specifiche normative; l’ultima è quella del 2010 cioè il DM 65/2010 noto come decreto “uno contro uno” che ha impostato due diverse modalità di smaltimento di elettrodomestici, basate sulla distinzione base riguardante gli elettrodomestici provenienti da usi domestici e i RAEE provenienti da usi professionali.

Come smaltire gli elettrodomestici di uso domestico

E’ il D.lgs 151/2005 che stabilisce l’obbligo di ritirare, gratuitamente, il vecchio elettrodomestico da parte del venditore se il cliente decide di acquistare un elettrodomestico equivalente (da qui il nome della normativa “uno contro uno”).

In pratica nel caso in cui tu voglia sostituire la tua vecchia lavatrice con una nuova, potrai portarla presso il punto vendita e chiedere che sia ritirata per lo smaltimento. Nel caso di mancato ritiro del vecchio elettrodomestico, o di richiesta di denaro per il ritiro, il venditore va incontro a pesanti sanzioni, per questo è tenuto rispettare gli obblighi sullo smaltimento degli elettrodomestici e seguire il processo di smaltimento corretto. Le sanzioni, di tipo amministrativo, vanno dai 150,00 € ai 400,00 € per ogni elettrodomestico non ritirato.

Invece per gli elettrodomestici di uso professionale vi sono dei sistemi collettivi per lo smaltimento da parte dei produttori di questi macchinari.

Fai la differenza!

L’unico grande obbligo da rispettare per lo smaltimento di elettrodomestici, è proprio quello di smaltirli correttamente.

Come adesso sai, con l’acquisto di un nuovo elettrodomestico, lo smaltimento è affidato al rivenditore; so che ti starai domandando: “ma se ho un RAEE da gettare via e non voglio comprarne uno nuovo, dove devo portarlo?”

Semplice! Qualsiasi vecchio elettrodomestico dovrà essere smaltito presso il Centro di Raccolta Differenziata del proprio comune o comunque al centro più vicino; anche in questo caso sarà il Centro che dovrà provvedere al ritiro gratuito e al corretto smaltimento dello stesso.

Se invece non hai tempo, o se il trasporto di un grande elettrodomestico ti crea problemi, potrai sempre rivolgerti ad un professionista specializzato in questo campo e chiedere un preventivo per lo smaltimento degli elettrodomestici.

Il rivenditore, invece, deve attenersi a specifici obblighi per lo smaltimento che prevedono per legge:

  • iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali
  • informare i propri clienti sulla possibilità di lasciare nel punto vendita i vecchi elettrodomestici dopo l’acquisto di uno nuovo
  • ritirare gratuitamente i vecchi elettrodomestici consegnati dai propri clienti
  • compilare una documentazione apposita che riporta i dati del cliente che ha consegnato il RAEE, la descrizione del rifiuto con apposito codice identificativo
  • raccogliere i rifiuti in aree dedicate del proprio punto vendita o comunque presso un luogo idoneo all’accumulo dei RAEE (un luogo circoscritto, accessibile solo a chi è autorizzato e pavimentato, in modo che eventuali sostanze non penetrino nel suolo, inquinandolo)
  • trasferire i rifiuti dall’abitazione del cliente all’area dedicata e, mese per mese o comunque al raggiungimento di 3500 kg, al centro di raccolta per lo smaltimento.

Tanti Incentivi ed ecobonus per te che smaltisci 

Come avrai notato, smaltire un elettrodomestico, compreso il tuo vecchi ferro da stiro, è davvero molto semplice, dal momento che anche i costi per lo smaltimento sono molto bassi o nulli. Ciò perché, quando acquisti un nuovo elettrodomestico, il prezzo finale è comprensivo del contributo per la gestione dello smaltimento, che quindi paghi anticipatamente.

Comunemente noto con il termine di eco-contributo RAEE, si tratta di una piccola variazione di prezzo che va dai 0,14 centesimi previsti per una lampadina, ai 16,00 € nel caso di un frigorifero, come stabilito nel decreto RAEE del 2005.

E’ necessario comprendere che sostituire i nostri vecchi elettrodomestici, è un modo per risparmiare non solo energia ma anche migliorare le prestazioni energetiche della nostra casa.

I professionisti che rilasciano la certificazione energetica, sono tenuti a verificare che i nostri apparecchi elettrici siano a basso consumo energetico. La Direttiva 2010/30/Ue sull’etichettatura del consumo energetico degli elettrodomestici mira ad incentivare a creare apparecchiature eco sostenibili e a basso consumo energetico, e dall’altro ad incentivare l’acquisto di queste apparecchiature da parte di noi utenti.

foto di classi energetiche
Il consumo dei vari elettrodomestici è valutato utilizzando una scala di 7 livelli, dalla A alla G.

La lettera A è assegnata alla classe energetica più efficiente il che significa risparmio energetico molto alto, con consumi bassi, mentre la lettera G viene assegnata alla classe energetica meno efficiente sul risparmio energetico e che comporta consumi molto alti.

Vi è la possibilità che un elettrodomestico possa avere prestazioni energetiche migliori rispetto alla classe A; in quel caso sempre la Direttiva 2010/30/Ue prevede l’aggiunta nell’etichetta di tre nuove categorie energetiche utili a descrivere la reale prestazione energetica.

Queste nuove categorie corrispondo alle classi energetiche: A+, A++, A+++.

Anche per questi elettrodomestici sono previsti eco-bonus che mirano a ridurne il prezzo.

Da oggi in poi non hai più scuse per smaltire il tuo vecchio ferro da stiro: pensa che finalmente potrai acquistare quel modello che avevi adocchiato da tempo, ad un prezzo inferiore e soprattutto non dovrai più preoccuparti di dove dovrai smaltire il vecchi ferro!

Fai anche tu una scelta responsabile: l’ambiente te ne sarà grato!

 

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2 Responses to “Come smaltire il ferro da stiro”

  • Giusy

    Dove posso portare il mio vecchio ferro da stiro?

    Rispondi a Giusy
      • admin
        • The boss :-)

        Ciao Giusy,
        in quanto parliamo di un rifiuto speciale, il ferro da stiro puoi smaltirlo nei seguenti modi:
        – presso un punto vendita dove potrai acquistarne uno nuovo
        – presso un centro per la raccolta differenziata o presso l’isola ecologica del proprio comune di residenza (ovviamente la consegna presso questi centri è gratuita; in alcuni comuni è possibile richiedere il ritiro a domicilio ma le tempistiche, sono molto lunghe)
        – contattare un professionista per lo smaltimento dell’elettrodomestico, specializzato nel ritiro a domicilio degli elettrodomestici e nel trasporto e consegna presso le apposite aree di smaltimento.

        Rispondi a admin

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